L’intervento “Scavo restauro e valorizzazione della via Appia sul castrum dell’antica Minturnae” rientra nel grande progetto ministeriale Appia Regina Viarum (https://programmazionestrategica.beniculturali.it/progetto/appia-regina-viarum-itinerario-storico/) che coinvolge ben 4 Regioni italiane e interessa l’intero tracciato della più importante strada dell’antichità.
L’intervento sul castrum di Minturnae riporterà in luce l’ultimo tratto della Regina Viarum subito prima dell’attraversamento del fiume Garigliano, che all’epoca avveniva per mezzo di un ponte utilizzato tra gli altri da Cicerone e Paolo di Tarso.
L’area di intervento comprende quella sulla quale è stata condotta, nella primavera-estate del 2003, un’indagine archeologica che ha riportato in luce – su un lato dell’antico lastricato – l’imponente scalinata di accesso al tempio del divo Giulio (o Venere genitrice) e – sul lato opposto – un monumentale basamento in pietra di un edificio ancora sconosciuto. Il basolato apparve parzialmente obliterato da una gran quantità di resti architettonici, che all’epoca non furono rimossi e ora saranno studiati attraverso un’analisi stratigrafica.
Giovanna Rita Bellini, direttore dei lavori e direttore scientifico per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone Latina e Rieti, e Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno, sveleranno il tratto di basolato della Via Appia già riportato in luce nel 2003 e successivamente protetto e reinterrato.
Avranno così inizio le attività archeologiche (che dureranno circa 9 mesi) del secondo intervento sul castrum di Minturnae. Il disvelamento sarà trasmesso in diretta Facebook giovedì 18 giugno alle ore 10.30